BULLISMO: CHE FARE PER EVITARE CHE MIO FIGLIO DIVENTI UN BULLO

BULLISMO: CHE FARE PER EVITARE CHE MIO FIGLIO DIVENTI UN BULLO

Il termine “bullismo” definisce una serie di comportamenti in cui qualcuno, ripetutamente, fa o dice cose per avere potere su un’altra persona e/o dominarla. Alcuni omportamenti possono essere esercitati con l’uso di parole (minacciando, insultando, deridendo), altri ricorrendo alla forza fisica (spingendo o picchiando), oppure avvalendosi di internet (cyberbullismo).
IDENTIKIT DELLA VITTIMA DEL BULLO
Spesso sono adolescenti che hanno minor potere e che nel subire reiteratamente le molestie fa esperienza di indegnità e disvalore: perdita di autostima. La vittima di bullismo ha paura di chiedere aiuto perché pensa che nessuno possa davvero farlo. Preferisce chiudersi a riccio, in silenzio, per il terrore di subire ulteriori vendette da parte del bullo. Il bullo può contare su una rete omertosa a cui si possono aggiungere alcuni fenomeni, come ad esempio il diffondere storie calunniose sulla vittima o il suo progressivo isolamento, che rendono la persecuzione ancora più grande ed insopportabile. L’abbandono della scuola o del gruppo ricreativo o sportivo è una delle possibili conseguenze.
 
COSA POSSONO FARE GLI ADULTI PER EVITARE CHE SI STRUTTURINO DINAMICHE BULLISTE
Purtroppo per alcuni adulti il bullismo è un modo in cui i ragazzi imparano ad “arrangiarsi” nella vita.
Invece i genitori che insegnano ai figli ad assumersi la responsabilità dei propri comportamenti attraverso la costruzione di un rapporto improntato al dialogo, al confronto, al reciproco rispetto e alla conoscenza chiara delle possibilità, dei limiti, dei diritti e dei doveri degli uni e degli altri, crescono, in genere, giovani equilibrati con una apprezzabile autostima. Condizioni, quest’ultime, sfavorevoli all’instaurarsi di comportamenti violenti ed impulsivi.
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