14 Giugno 2020
In
So-stare nel ben.essere
Nomofobia: ansia da mancanza di connessione
Si tratta dell’ansia di rimanere sconnessi dalla rete, in particolare da quella telefonica. La “dipendenza” da cellulare non va sottovalutata, così come non si dovrebbe sottovalutare l’eccessiva esposizione alle onde elettromagnetiche.
Quando l’uso del cellulare può considerarsi nomofobo?
In alcuni casi il cellulare viene considerato come un’estensione di sè, qualcosa da cui non ci si può separare nemmeno per pochi minuti. Lo si usa anche quando non se ne ha bisogno, lo si controlla istintivamente, spesso anche la notte viene tenuto acceso accanto alla testa. Recenti studi dell’Istituto Ramazzini di Bentivoglio hanno mostrato scientificamente i danni irreversibili alla salute in cui di può incorrere a causa di un’esposizione di molte ore al giorno alle onde elettromagnetiche.
Ecco perchè è importante proteggere noi stessi ed i nostri figli da esposizioni prolungate ai dispositivi elettronici. Ci sono tanti giochi che possiamo dare ai nostri piccoli, e quello migliore è la nostra cura ed attenzione, il giocare con loro.
Come provare a “disintossicarsi”?
Innanzitutto fare un uso consapevole del cellulare: cioè cominciate a riflettere sulla modalità con cui utilizzate il vostro smartphone, è davvero necessario controllarlo ogni cinque minuti?
Il cellulare non è l’unico strumento di svago: i giochi, i video, i social non dovrebbero occupare la maggior parte del nostro tempo libero. Cerchiamo di usare lo smartphone anche per “telefonare” ad un amico, per organizzare un incontro, una passeggiata, una partita a tennis, un evento mondano… divertiamoci anche senza il web.
Se non riuscite a mettere in atto questi semplici consigli, provate a verificare per quanto tempo continuativo state “attaccati” al vostro smartphone e cercate di imporvi delle pause, sempre più lunghe.
Infine non dimentichiamo che, anche senza soffrire di nomofobia, come alcuni professionisti che per lavoro sono costretti a “dipendere” dall’utilizzo del cellulare, è comunque una pratica sana limitarne l’uso e non dare cattivo esempio ai figli.
Questi sono solo piccoli suggerimenti di un tema ampio e complesso. Se volete maggiori approfondimenti su questo argomento potete contattarmi.
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